Dedicato agli imprenditori

Se sei un imprenditore, questo articolo è per te!

Conoscere le criticità a cui si è esposti è fondamentale

In questo articolo ti spiegherò con chiarezza quali sono i principali rischi che possono mettere in pericolo la tua azienda, e come gestirli per non finire vittima di eventi imprevisti che potrebbero costarti caro. Da imprenditore, è fondamentale tu sappia quali sono i rischi concreti che possono mettere in ginocchio la tua attività. Conoscerli è il primo passo per proteggerti, proteggere la tua azienda e le persone che ti stanno accanto.

Studi del Politecnico di Milano dimostrano che le aziende con una gestione efficace dei rischi generano fino al 30% in più di ricavi. Eppure molti imprenditori ignorano quanto un imprevisto possa impattare sulla continuità aziendale, anche quando tutto sembra andare bene.

Ma cosa intendiamo per “rischi”?  Sono tutti quegli eventi negativi che ci allontanano dalla normalità e che, se non gestiti, possono mettere in ginocchio anche la realtà imprenditoriale più solida. Quando accadono, il danno può essere economico, reputazionale, legale o persino penale.

Mi chiamo Carlo Colombo: da oltre 35 anni aiuto gli imprenditori a non fallire e a proteggersi dagli imprevisti della vita!

Lavoro ogni giorno a stretto contatto con i miei clienti: analizzo le loro esigenze, propongo soluzioni, emetto e gestisco i contratti assicurativi e, soprattutto, mi faccio garante nei momenti più delicati, quando un sinistro mette alla prova gli accordi presi.

Nel tempo ho approfondito ogni aspetto legato alla mia professione e oggi, oltre a guidare Assicolombo & Partners, ricopro anche ruoli istituzionali di rilievo nel settore assicurativo:

Membro della Commissione Sinistri del Gruppo Agenti Generali dal 2013

Componente della Commissione RC Auto del Sindacato Nazionale Agenti dal 2015

Nel CdA della Cassa Previdenza Agenti Generali dal 2016

Consigliere dell’Unione Europea Assicuratori dal 2014, con delega alla Tutela del Cliente

Ma la vera forza è il metodo che ho sviluppato per aiutare le imprese a vedere con chiarezza i propri punti critici:

Una mappa dei rischi personalizzata

Una diagnosi scritta dei rischi economici

Report dettagliati anche sulla situazione personale dell’imprenditore

Comparazioni tra coperture assicurative in essere e alternative più efficaci

Tutto questo serve a trasformarti da imprenditore “inconsapevole” a leader responsabile, capace di proteggere sé stesso, la propria azienda e la propria famiglia, evitando sprechi e scelte inefficaci.

Perché la gestione del rischio è essenziale?

La mia è una missione personale: da sempre vivo a fianco degli imprenditori: lo erano i miei nonni, lo era mio padre!

Fin da piccolo ho capito quanto sia difficile prevedere i pericoli. Molti rischi non si percepiscono, ma sono i più pericolosi. Nel 2018 chi parlava del rischio di una pandemia globale? Nessuno nel 2018 pensava al COVID come un rischio reale. Eppure ha messo in ginocchio intere economie. Noi di Assicolombo & Partners ci siamo trovati a riaprire le nostre attività nella surreale primavera 2020 con la paura reale che un focolaio potesse portarci in tribunale. L’INAIL, dopo aver fatto temere responsabilità civili e penali per i datori, ha ridimensionato le preoccupazioni, ma il danno era già fatto. Nel frattempo, normative come il Codice della Crisi d’Impresa stanno rendendo sempre più probabile che amministratori e imprenditori vengano chiamati a rispondere personalmente in mancanza di adeguati presidi di rischio.

Puoi prevedere il futuro? Sì, quasi.

La lezione è chiara: bisogna prepararsi anche agli eventi meno probabili!

Aggiungendo all’esperienza personale quella di altri imprenditori, e applicando metodologie scientifiche (come la norma ISO 31000), è possibile: individuare i rischi; valutarne l’impatto economici; calcolare la probabilità che si verifichino, decidere se ridurli, evitarli o trasferirli con strumenti assicurativi. Le grandi aziende lo fanno da anni. Pirelli, Fiat, Mediaset non affrontano i rischi catastrofici con le sole forze interne. Li trasferiscono all’esterno, diventando finanziariamente invincibili anche di fronte a eventi disastrosi. Queste aziende hanno capito che i rischi devastanti non devono essere affrontati con le proprie forze, ma vanno trasferiti al settore assicurativo. Negli anni ho assistito a casi di ogni genere: aziende che si sono rialzate più forti di prima e altre che hanno chiuso per sempre. La differenza? Una gestione dei rischi attenta e strutturata.

Ecco alcuni esempi pratici di rischi che possono colpire un’impresa:

Responsabilità del datore di lavoro (RC Datoriale):

Basta un dipendente che agisca in modo scorretto per causare danni irreparabili, come nel caso Schettino. Immagina di avere un dipendente modello. Poi scopri che è un “Schettino”. Fino al 2012 sembrava impeccabile, poi causa una tragedia (32 morti nel naufragio della Costa Concordia). Il rischio c’era, ma non si vedeva. Durante la pandemia, anche aziende apparentemente “non a rischio” si sono trovate a gestire dipendenti contagiati. Senza prevenzione, bastava poco per bloccare l’attività o subire azioni legali.

Rischi ambientali:

Il rischio ambientale è subdolo. Ti ritrovi a dover gestire ASL, ARPA, Regione, Provincia, con l’obbligo di ripristinare tutto come prima. Ma tu non sai come “far ricrescere i pioppi” o “riportare i cardellini”. L’impatto sull’azienda è devastante in termini di tempo, denaro e reputazione.

Veicoli aziendali:

Se un mezzo causa un incidente e il conducente è sotto effetto di alcol o droghe, o senza patente valida, il tuo patrimonio può essere coinvolto direttamente.

Gli esempi reali parlano da soli:

– Caso familiare: Mio cugino investì due donne con l’auto intestata alla SNC dei nostri genitori. Il danno superò il massimale, coinvolgendo anche il patrimonio personale dei soci.

-Nicky Hayden: Famiglia e società chiedono 15 milioni di euro di risarcimento al conducente (che superava il limite di velocità), nonostante la dinamica complessa. Processo civile aperto a Milano.

-Borgo Panigale (2018): Un’autocisterna carica di GPL esplode dopo un tamponamento. 786 pratiche di sinistro, due morti, 145 feriti. Danni strutturali all’autostrada.

-Traforo del Monte Bianco (1999): Incendio in galleria, 39 morti, 53 ore di fuoco, tunnel chiuso per tre anni. Condannati anche amministratori e dirigenti di società italiane e francesi.

Responsabilità gestoria amministratori:

Anche chi guida una semplice srl può rispondere con tutto il proprio patrimonio se non adotta i modelli organizzativi previsti dalla normativa sulla crisi d’impresa.

Prodotti difettosi:

Anche se i tuoi prodotti sono perfetti, sei in grado di provarlo? Nel 2019 furono ritirate 500.000 lavatrici Indesit per rischio incendio. Anche se i tuoi prodotti sono eccellenti, devi poter dimostrare che non causano danni. Nel 2019, Whirlpool ha ritirato 500.000 lavatrici a rischio incendio. Gestire queste crisi con risorse interne è impossibile.

Dipendenti:

L’art. 2049 del Codice Civile parla chiaro: rispondi anche per le azioni dei tuoi collaboratori. Come nel caso del naufragio della Costa Concordia, dove Schettino fu condannato a 16 anni.

La verità è che i rischi peggiori sono quelli che non vediamo

La gestione del rischio non è un’opzione, è una necessità. Avere una buona polizza incendio è inutile se il tuo capannone viene pignorato. Una grande copertura RC non ti salva se il tuo immobile crolla per un terremoto. Le polizze devono essere l’ultima rete di protezione, dopo una corretta diagnosi. 

Noi abbiamo realizzato una mappa visiva dei principali rischi che possono far chiudere la tua attività. Non per spaventarti, ma per permetterti di affrontarli con consapevolezza. Se vuoi diventare un imprenditore preparato, tutelato e responsabile, questa è la base da cui partire.

Perché un imprenditore preparato non è solo più sicuro. È anche più libero.